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Virus di fine estate: quali sono i sintomi e come si cura

Il virus di fine estate scatena febbre e disturbi gastrointestinali, cefalee, raffreddore, mal di gola e di orecchio. Massima attenzione a bambini e anziani

di Vita Da Mamma

03 Settembre 2018

La fine dell’estate porta con sé variazioni climatiche anche repentine, comunemente si assiste ai capricci del tempo. In particolare questo agosto 2018 è stato climaticamente instabile, spesso in una stessa giornata il clima è passato dal caldo soleggiato al fresco piovoso, sopratutto nelle ultime settimane e in certe zone d’Italia. Il clima influisce sulla salute, ciò vale sopratutto con riferimento al proliferare dei virus. I virologi parlano esplicitamente di virus di fine estate, favoriti dalla instabilità delle temperature.

Virus di fine estate sintomi:

 

  • raffreddore;
  • mal di gola;
  • mal di orecchio;
  • febbre;
  • disturbi gastrointestinali;
  • spossatezza.

virus di fine estate sintomi

Tra i 60 e gli 80 mila gli italiani coinvolti dall’epidemico virus di fine estate.

I sintomi vanno curati con meri palliativi volti non a risolvere la malattia, che fisiologicamente deve fare il suo corso, ma finalizzati a limitarne i fastidi. Il viris regredisce e scompare completamente in 24 – 48 ore circa, massimo 72.

Parlando di palliativi che alleviano la sintomatologia, il paracetamolo, per esempio, è il miglior palliativo per tenere a bada l’influenza e lenire i dolori, funziona alla perfezione come antipiretico.

I sintomi del virus di fine estate regrediscono in 48 ore circa,al massimo entro tre giorni si dovrebbe tornare in perfetta forma fisica. In caso contrario è bene ricorrere al parere di un medico.

Con riguardo alla febbre va ricordato che il paracetamolo si somministra come antipiretico solo se la temperatura corporea supera i 38,5°.

I più comuni disturbi gastrointestinali possono essere curati con l’interazione di fermenti lattici o con sospensioni a base Bacillus Clausii.

Se diarrea e vomito non regrediscono in 48ore è consigliabile consultare un medico, particolare attenzione va prestata ai bambini rispetto ai quali anche 12 – 24 ore di vomito possono richiedere un accertamento delle condizioni di idratazione del corpo.

Pertanto non mancate di contattare prontamente un pediatra se lo stato complessivo dei vostri figli non è quello di un malessere definibile come transitorio o lieve.

Il reale pericolo dei virus di fine estate è rappresentato dall’indebolimento del corpo.

Un corpo debole è più esposto alle malattie, può accadere che a un banale virus di fine estate si sovrappongano cosiddette sovrainfezioni batteriche.

virus di fine estate

E qui va fatta una premessa: spesso è lo stesso approssimarsi dell’inverno a scatenare in noi un complessivo abbassamento delle difese immunitarie perché la ripresa dei ritmi lavorativi e delle connesse ansie da prestazione produttiva ingegnera livelli di stress fisicamente destabilizzanti.

In questo senso una ripresa graduale e non repentina delle attività aiuta a evitare le malattie e allontana i pericoli da affaticamento.

Le fisiologiche precauzioni per evitare i virus di fine estate sono legate al mantenimento stabile di una buona temperatura corporea:

– evitare bagni in mare quando la temperatura esterna è bassa, quando non c’è sole o è molto ventilato;
– evitare di rimanere con la testa bagnata (ciò vale sia in spiaggia che a casa);
– evitare sbalzi forti di temperatura (questo vale sia per l’ingresso e l’uscita da luoghi climatizzati che per le uscite, per esempio la sera, senza un debito abbigliamento: in questo periodo è assai conveniente portare sempre con sé un indumento per coprire le spalle e una sciarpa per riguardare la gola in caso si accusi freddo).

Se il raffreddore porta il corpo a una sovrapproduzione di muchi è consigliabile ricorrere in automedicazione solo a mucolitici naturali: latte e miele, per esempio.

In modo particolare è bene ricordare che i mucolitici non vanno somministrati ai bambini con superficialità, il migliore consiglio è quello di fare riferimento alle indicazioni dell’AIFA che ne sconsiglia l’uso sino ai 2 anni d’età.

In ogni caso una sovrapproduzione di muchi con incidenza sul riposo notturno e sulla respirazione è una condizione che merita l’attenzione del medico, sopratutto se interessa soggetti deboli come bambini e anziani.


Fonte immagini: it.123rf.com con licenza d’uso

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