Donna, quel meraviglioso essere che si preoccupa affinché tutto sia sempre in ordine, che la casa sia pulita, che i figli abbiano mangiato e stiano bene, che il marito abbia il pranzo pronto in tavola, i panni lavati e stirati. Donna è colei che non trascura le amiche, che è sempre pronta a trovare le parole giuste e a confortare chi è in un momento di difficoltà. Si fa in mille pur di far sentire la sua presenza a chi ne ha bisogno. Ma in tutto questo, cosa fa la donna per se stessa?
Ecco, la donna quel qualcosa per se stessa comincia a pensare di farlo dopo i quarant’anni. E’ esattamente intorno a quell’età che qualcosa cambia nel suo modo di pensare, cambiano le esigenze e aumenta la necessità di avere degli spazi propri e aumenta anche la tolleranza. Secondo la neuropsichiatra Louann Brizendine, a una certa età si hanno “molti atteggiamenti unici: un’eccellente abilità mentale, capacità quasi magiche di capire dalla faccia e dal tono di voce le emozioni e gli stati d’animo e una grande destrezza nel porre rimedio ai litigi”.
E’ il suo stesso orologio biologico a far sì che inizi a prendersi maggiormente cura di se stessa. Cambiano le priorità e la donna ha necessità di ‘vivere la sua vita’, visto che per un insieme di questioni sociali e biologiche l’ha sempre trascurata. La donna dopo i 40 anni comincia a mettere in discussione la sua vita e ad analizzarla, in definitiva non si accontenta più. In genere la donna a quell’età comincia a sentirsi più viva e attiva di quanto non lo sia stata negli anni precedenti.
La donna a quarantanni ha esigenze diverse, ha bisogno di gratificazioni e non ha più tempo di aspettare. Nel cervello delle donne, la macchina creatrice di impulsi ormonali smetterà di essere tanto variabile nell’invio di estrogeni e progesteroni. La riduzione di dopamina ed ossitocina si autoregolano, per cui le donne cominciano a privilegiare il contatto con se stesse.