In alcuni ambienti domestici particolarmente umidi, come la cucina o il bagno, non è infrequente che si sviluppi della muffa che può compromettere la nostra salute. E’ quindi necessario non soltanto rimuovere la muffa ma anche eliminare le cause che determinano la sua proliferazione.
Per togliere la muffa in casa è possibile produrre da sé dei detergenti poco costosi, efficaci e naturali perché non creano inquinamento.
L’aceto di vino bianco deve essere disciolto in acqua calda e poi messo in uno spruzzatore; in alternativa si può bagnare con aceto puro una pezzuola e poi strofinare la parte interessata. Un altro detergente fai da te è a base di melaleuca ed aceto. La melaleuca, nota anche come tea tree oil, è un antibatterico naturale particolarmente profumato che può essere usato anche puro applicato su una spazzola da lavoro.
Per rimuovere la muffa si può ricorrere alla candeggina da diluire in acqua calda e da applicare con una spazzola o una spugnetta ruvida; l’alternativa è rappresentata dall’acqua ossigenata a 50 gradi che però non è indicata per le superfici delicate.
Un ingrediente poco costoso e facilmente reperibile è il bicarbonato di sodio. E’ sufficiente disciogliere due cucchiai di bicarbonato in un litro di acqua calda, unendo anche poco aceto di vino. In questo prodotto si può immergere una spugna ruvida o uno straccio oppure spruzzarlo. Nei casi più difficili si può creare stemperare il bicarbonato nell’aceto di vino e poi stendere la pasta nelle zone ammuffite, strofinando; dopo qualche minuto si sciacqua e si fa asciugare completamente.
Entrare in contatto con la muffa è pericoloso ecco perché bisogna indossare dei guanti di plastica evitando di ispirare gli effluvi. Inoltre, dopo è necessario aprire a lungo le finestre, in modo da arieggiare e far asciugare le superfici trattate. I detergenti che sono destinati ad essere applicati sul mobilio devono prima essere provati in un’area nascosta, per verificare che non arrechino danni.