Se si desidera perdere peso ed eliminare i cuscinetti adiposi localizzati sul ventre e sui fianchi, la soluzione giusta è la dieta proteica. A stabilire che la dieta proteica brucia i grassi senza sacrifici è uno studio dei ricercatori dell’Ospedale Umberto I di Corato, in Puglia. L’indagine ha riguardato 100 pazienti, uomini e donne, con un’età compresa fra i 29 ed i 65 anni che presentavano degli accumuli di grasso sul girovita. Per tre settimane il gruppo ha seguito una dieta proteica che ha dato ottimi risultati infatti, il dimagrimento è stato del 10% rispetto al proprio peso e ha riguardato il grasso localizzato sui fianchi e sull’addome.
I risultati sono stati raggiunti seguendo una dieta ricca di proteine e di frutta e verdura a basso indice glicemico nella quale sono presenti anche i cereali integrali.
Per perdere peso, i ricercatori, sembrerà strano, hanno proposto uova e pancetta che possono essere sostituiti da pane con bresaola o ancora uno yogurt greco, del latte di soia ed un caffè non zuccherato; in questo regime è ammesso il consumo di piatti composti da bresaola, parmigiano e noci.
A pranzo e a cena si possono alternare carne e pesce cucinato al vapore oppure al microonde da abbinare con insalate e verdure sia lessate che arrostite. Vanno benissimo i peperoni, le zucchine ma anche gli spinaci, il radicchio e gli altri prodotti di stagione. Bisogna sempre prediligere cotture leggere senza grassi, badando anche a non esagerare con l’impiego del sale. I ricercatori suggeriscono di limitare i condimenti, preferendo l’olio extra vergine d’oliva a crudo, e di limitare la pizza. Dopo tre settimane è bene ricominciare ad alimentarsi in maniera regolare, seguendo la dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura.
La dieta proteica non deve essere prolungata oltre le tre settimane e deve essere sempre suggerita da un medico specializzato, in grado di stabilire un regime alimentare equilibrato.Trattandosi infatti di un’alimentazione iperproteica , alla lunga, può arrecare gravi disturbi come quelli a carico del fegato e dei reni. Altri aspetti negativi di quest’alimentazione sono la possibile comparsa di stipsi, carenze nutrizionali e problemi di colesterolo alto.