I dolori muscolari dopo la palestra sono attribuiti per lo più dalla maggioranza delle persone alla formazione di acido lattico, ma si tratta di un concetto errato. L’acido lattico si smaltisce nel giro di 1 o 2 ore al massimo, a seconda se dopo la palestra si osserva un riposo assoluto o se invece si esegue una leggera attività aerobica, e per tale anche il camminare o fare le solite attività che normalmente si fanno una volta terminata la seduta in palestra. La colpa del dolore, quindi, non è l’acido lattico, perché come abbiamo visto sparisce abbastanza in fretta, ma del D.O.M.S., acronimo della terminologia inglese Delayed Onset Muscolar Soreness, che in italiano si traduce in indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata, che di norma compare 10-14 ore dopo la fine dell’attività fisica più o meno intensa, anche se comunque è molto soggettivo.
L’acido lattico è normalmente presente nel sangue anche a riposo e, inoltre, viene regolarmente metabolizzato dall’organismo in vari modi; il fegato lo converte in glucosio, mentre il cuore lo utilizza a scopi energetici. Quindi il nemico non è lui ma il D.O.M.S., se nemico vogliamo chiamarlo, e non è altro che il risultato di microlesioni muscolari che si verificano inevitabilmente quando un muscolo viene sollecitato in maniera severa e a lungo. Il danno è per lo più a carico delle microfibrille, le unità contrattili del muscolo, e in sostanza non si tratta di un danno vero e proprio, ma del solo modo che ha il muscolo per crescere, per tonificarsi.
Tanto per chiarire meglio il concetto, si potrebbe portare come esempio il modo in cui cresce il tronco di un albero. Ogni anno che aumenta il suo diametro, lungo il tronco stesso di formano delle piccole lesioni longitudinali che poi vengono colmate, dando quindi nuova consistenza al tronco stesso che così cresce e si irrobustisce.
Ora, far passare i dolori muscolari di questo tipo è praticamente impossibile, la sola cosa da fare è quella di approcciarsi agli esercizi in maniera decisamente graduale, in modo che queste microlesioni non abbiano a determinarsi almeno in maniera significativa. Si tratta quindi più che altro di prevenire il D.P.M.S. piuttosto che affrontarlo una volta che ha fatto la sua comparsa. In tutti i casi, potrebbe essere utile anche bere molto e fare esercizi di stretching prima di iniziare i soliti esercizi in palestra o anche una qualsiasi altra attività fisica.
E’ evidente che questi dolori possono presentarsi anche in seguito ad una attività fisica diversa da quelle solitamente praticate in palestra, quindi anche attività di tipo aerobico, come lo jogging, soprattutto se lo si pratica saltuariamente e senza iniziare per gradi.
Quindi bisogna avere pazienza e aspettare quei 2-3 giorni necessari per far sparire completamente il dolore muscolare. In tutti i casi, come detto prima, la sola soluzione è lo stretching da praticare 3-4 volte al giorno, mantenendo la posizione per almeno una ventina di secondi. Certo, è possibile ricorrere anche a delle creme specifiche che potrebbero alleviare il dolore, ma in tutti i casi è meglio lasciar stare e aspettare che la natura faccia il suo corso.
Del resto, la comparse del D.O.M.S. è un buon segno, vuol dire che in palestra o altrove si è svolto un buon lavoro e che i muscoli stanno rispondendo bene allo sforzo e all’esercizio. In definitiva si tratta di un piccolo fastidio che dura solo qualche giorno e che man mano che passa il tempo tende ad alleviarsi del tutto naturalmente. La cosa buona è che, man mano che il muscolo si tonificherà, la comparsa di questi dolori sarà sempre meno frequente, fino a sparire pressoché del tutto, a meno che non si vada in palestra o non si faccia attività fisica sporadicamente, perché in questo caso è come se si cominciasse sempre ex novo.