L’inquinamento da mercurio è una delle emergenze globali che rischiano di contaminare seriamente un numero sempre maggiore di individui costretti per una serie di circostanze, a consumare loro malgrado alimenti che hanno assorbito significative quantità di questo metallo pesante.
Gli esseri umani pompano di migliaia di tonnellate di vapori di mercurio, un elemento metallico pesante, nell’atmosfera ogni anno, e questo metallo può rimanere in sospensione per lunghi periodi prima di essere trasformato in una forma che può essere facilmente rimossa dall’atmosfera stessa, semplicemente facendolo precipitare al suolo.
Una recente ricerca ha rilevato che la troposfera e la bassa stratosfera lavorano per trasformare il mercurio elementare in mercurio ossidato, che può facilmente essere depositati negli ecosistemi acquatici e, infine, entrare nella catena alimentare.
L’alta atmosfera agisce come un reattore chimico che rende il mercurio più facilmente in grado di essere depositato negli ecosistemi, e questo rappresenta un grave rischio per l’incolumità di tutti gli esseri viventi, sia animali che vegetali. Del resto, la catena alimentare interessa un po’ tutti gli esseri viventi che dipendono l’uno dall’altro per la loro sopravvivenza. La ricerca in questione, condotta da ricercatori della Utah State University Energia Dynamics Laboratory, i cui risultati sono stati pubblicati online sulla rivista scientifica Nature Geoscienc, ha preso in esame una serie di dati raccolti durante i voli di ricerca nel mese di ottobre e novembre del 2010 in Nord America e in Europa da un Centro Nazionale per gli aerei Atmospheric Research.
Per monitorare lo stato dell’atmosfera, l’azienda che ha condotto i rilevamenti aerei ha utilizzato un dispositivo costruito a UW Bothell in grado di rilevare sia il mercurio elementare che il mercurio ossidato nel campione della stessa aria, e il dispositivo ha registrato letture ogni 2,5 minuti. I voli sono tipicamente a quote di 19.000 a 23.000 piedi, ben al di sotto della confluenza della troposfera e la stratosfera, ma più volte nel corso dei voli del 2010, in particolare durante un viaggio da Bangor, nel Maine, a Broomfield, in Colorado, l’aeromobile equipaggiato con il dispositivo di rilevamento ha incontrato flussi d’aria che erano scesi dalla stratosfera o da quote addirittura più basse.
La particolarità dei rilevamenti è rappresentata dal fatto che le due forme di mercurio sono state misurate insieme per la prima volta in un modo che ha dimostrato che il mercurio elementare si trasforma in mercurio ossidato, e cosa ancor più significativa è che le prove indicano che il processo si verifica nell’alta atmosfera.
Come questo processo di ossidazione avvenga esattamente non è noto con certezza, ma, una volta che la trasformazione avviene, il mercurio ossidato è rapidamente rimosso dall’atmosfera, per lo più attraverso la precipitazione per mezzo dei flussi di aria in movimento verso la superficie. Una volta che si è depositato in superficie, il mercurio ossidato viene trasformato da batteri in metilmercurio, una forma che può essere assorbito nella catena alimentare e, infine, può essere la causa del pesce contaminato dal mercurio.
Alcune aree, come gli Stati Uniti sud-ovest, sembrano avere condizioni climatiche particolari che permettono loro di ricevere più mercurio ossidato dall’atmosfera superiore rispetto ad altre aree, ma comunque, a parte questa eccezionalità geografica, il processo di precipitazione del mercurio al suolo, interessa di fatto tutto il globo.
Inoltre, non esiste una stretta relazione tra la località di emissione del mercurio e quella dove esso precipiterà in quanto possono intercorrere migliaia di chilometri di distanza tra i due punti.
Per esempio, il mercurio dalla combustione del carbone in Asia potrebbe raggiungere l’atmosfera e fare il giro del mondo diverse volte prima di essere ossidato, quindi potrebbe precipitare ovunque.
Gran parte del mercurio emesso è depositati lontano dalle sorgenti originali. Infatti il mercurio emesso dall’altra parte del globo potrebbe essere depositato direttamente nelle nostre vicinanze, per esempio, a seconda di dove e come viene trasportato, trasformato chimicamente e depositato. Questo vuol dire che anche chi di fatto non inquina, può subirne le conseguenze, come del esto per tutte le sostanze inquinanti.