Conoscere il rischio di sviluppare un ictus? A quanto pare sarebbe possibile, grazie ad un test genetico che gli esperti potrebbero sviluppare sulla base di alcune scoperte fatte dai ricercatori dell’Università di Chieti e di Ancona.
Infatti sono stati individuati 5 specifici difetti genetici che, quando presenti nel DNA, rappresentano un forte indice di rischio per lo sviluppo di ictus. Si parla di una previsione affidabile nell’ 82,4% dei casi.
Il coordinatore dello studio Andrea Mezzetti dell’Università di Chieti-Pescara ha spiegato:
“I risultati dello studio indicano che i MicroRNA hanno un ruolo chiave nell’evoluzione della placca aterosclerotica -la cui rottura è alla base dell’ictus- :la presenza di 4 di queste cinque molecole predice l’ictus nel 73,5% dei casi, quella di tutte e cinque nell’82,4%”.
Un traguardo importante, visto che non si parla dei tradizionali fattori di rischio: fumo, obesità, ipertensione, diabete. La possibilità di eseguire un test per individuare possibili difetti genetici porterebbe a cure preventive e, dunque, più efficaci.
Lo studio in questione verrà presentato nel dettaglio durante il Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dell’ Arteriosclerosi, che si terrà a Roma dal 30 Novembre al 3 Dicembre.